ArteInMovimento by Daniela Scarel

ArteInMovimento by Daniela Scarel
Leonardo da Vinci : " Non ingombrarti di cose che appartengono agli occhi, facendole passare dalle orecchie! Fai alle tue figure dei capelli che un vento invisibile sembri far danzare intorno ai loro volti giovanili; con grazia ornali di vari ricci, e non imitare coloro che con la colla danno a quei volti un'aria vetrificata. Io, Leonardo, un giorno conoscerò ogni cosa e saprò dominare tutte le arti che aprono all'uomo le vie dei grandi segreti dell'universo. L'uomo ha in sé le ossa che sostengono la sua carne; il mondo ha le pietre che sostengono la sua terra. L'uomo è il modello del mondo. Ogni parte di un insieme deve essere proporzionato all'insieme. Virtutem forma decorat: La bellezza orna la virtù. "

lunedì 29 agosto 2011

Cantieri Navali Codecasa * Framura 2 *

Cantieri Navali Codecasa Viareggio * Framura 2 *

Sito Ufficiale Codecasa: http://www.codecasayachts.com/

Sito Ufficiale Codecasa * Framura 2 *: http://www.codecasayachts.com/english/f_72/f72.html




Cantieri Navali Codecasa Viareggio * Framura 2 *

Sito Ufficiale Codecasa: http://www.codecasayachts.com/

Sito Ufficiale Codecasa * Framura 2 *: http://www.codecasayachts.com/english/f_72/f72.html

Cantieri Navali Codecasa Viareggio * Framura 2 *

Sito Ufficiale Codecasa: http://www.codecasayachts.com/

Sito Ufficiale Codecasa * Framura 2 *: http://www.codecasayachts.com/english/f_72/f72.html

Descrizione
 
La prima volta 45s da cantiere Codecasa è basato sul design del 41s popolare e 35s e dispone di tre motori, consentendo di raggiungere un'impressionante 32knots. Altre nuove caratteristiche includono gyrostabilizers rivoluzionario e tetto apribile nel pozzetto di poppa. FRAMURA 2 presenta un interno classico ma moderno ed è stato il vincitore delle due Deck Semi-displacement o piallare Motor Yacht Award al mondo 2011 Superyacht Awards.

Gregory Colbert " Ashes and Snow "











Gregory Colbert 
" Ashes and Snow "


“When I started Ashes and Snow in 1992, I set out to explore the relationship between man and animals from the inside out.”

Gregory Colbert

Canadian-born artist Gregory Colbert began his career in Paris making documentary films about social issues. Filmmaking led to his work as a fine arts photographer, and the first public exhibition of his work was held in 1992 at the Musée de l’Elysée in Switzerland.
For the next ten years, Colbert showed no films and exhibited none of his art. Instead, he travelled to such places as India, Burma, Sri Lanka, Egypt, Dominica, Ethiopia, Kenya, Tonga, Namibia, and Antarctica to film and photograph wondrous interactions between human beings and animals.
In 2002, he launched the Ashes and Snow exhibition in Italy at the Venice Arsenale, a 125,000-square-foot shipyard owned by the Italian navy. Built in 1104, the Arsenale was originally used to construct and launch boats to sea via the Venetian canals. Ashes and Snow was the largest solo exhibition ever mounted in Italy. The interior architecture of the Arsenale provided an ideal setting for the exhibition, and served as the model for the Nomadic Museum, which debuted with the opening of Ashes and Snow in New York City in March 2005. The museum then travelled to Santa Monica in January 2006, Tokyo in March 2007, and Mexico City in January 2008. Ashes and Snow will continue its global journey indefinitely.
More than 10 million people have attended the show since its debut in Venice, Italy. The project has been embraced by visitors around the world, and inspired such critical responses as “A new master is born,” (Photo magazine) and, “The power of the images... is eternal and sacred, ” (Architectural Digest).
Colbert continues his expeditions and the development of Ashes and Snow.



sabato 27 agosto 2011

Pershing 92 * Ferretti Group S.p.a *

Pershing 92 * Ferretti Group *

La nuova e prestigiosa imbarcazione Pershing 92' ha già vissuto il suo battesimo in acqua solcando le onde di Marina di Fano.
Lo yacht, che sarà presentato in anteprima mondiale al prossimo salone nautico di Genova, è caratterizzato da linee filanti e moderne e dal massimo comfort a bordo, con una perfetta continuità tra interni ed esterni e una vivibilità degli spazi senza paragoni.

Il nuovo Pershing 92’, nato dalla matita del Designer Fulvio De Simoni con il fondamentale supporto dello staff tecnico di Pershing, in stretta collaborazione con Norberto Ferretti, l’AYT (Advanced Yacht Technology) ed il Centro Stile del Gruppo Ferretti, si caratterizza per un profilo esterno ancora più snello ed aggressivo, con linee tese che permettono di ingrandire i volumi interni.
In questa imbarcazione si ritrovano e si evolvono tutti gli stilemi che hanno reso riconoscibili i modelli della flotta, coniugati con novità assolute, come il colore dello scafo: white pearl, nota distintiva del nuovo modello Pershing, che da sempre anticipa canoni estetici e stabilisce trend e tendenze della nautica internazionale.
Di particolare interesse il sun deck , punto di forza del nuovo yacht, grazie ai suoi volumi più ampi che garantiscono massimo relax e privacy a bordo e ad un’ampia scala che ne migliora l’accessibilità, oltre ad un divano semicircolare modulare e ad un tavolo che può abbassarsi al livello della seduta, realizzando un unico grande prendisole.
Anche la zona sottocoperta è di particolare eleganza e si compone di 4 cabine: la suite armatoriale a tutto baglio, posizionata al centro della barca che gode di una suggestiva illuminazione naturale, la cabina vip a prua, studiata nei minimi dettagli in termini di arredi e spazi, e due cabine ospiti a due letti affiancati, con bagno en-suite. Tutti gli arredi richiamano la vocazione al design di alto livelli e premiano la consolidata partnership con due storiche firme del Made in Italy: Poltrona Frau, che ha progettato e realizzato la pilot house, tutte le sedute e numerosi dettagli dell’arredamento interno, ed ErnestoMeda, che ha realizzato la cucina.


Sito Ufficiale Ferretti Group: http://www.ferrettigroup.com/
Ferretti Group Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Ferretti
Sito Web: http://www.veraclasse.it/articoli/motori/yacht/il-pershing-92-per-la-prima-volta-in-acqua-a-fano/5210/

Il Gruppo Ferretti è una holding industriale italiana attiva nel settore della cantieristica navale, proprietaria di 8 marchi commerciali attivi nella progettazione, produzione e commercializzazione di yacht dai 10 agli 85 metri di lunghezza.

La Storia

Nel 1968 i fratelli Ferretti, attivi nel settore delle concessionarie di automobili, decisero di allargare l'attività anche al settore della nautica, acquisendo la distribuzione in Italia di un marchio statunitense, la Chris Craft.
La prima imbarcazione costruita in proprio vide la luce invece nel 1971, mentre nel 1975 viene inaugurato il cantiere di San Giovanni in Marignano e nel 1987 il cantiere di Forlì che da allora divenne la sede principale del gruppo.
Dalla seconda metà degli anni novanta, grazie anche all'intervento nel capitale sociale di alcuni fondi d'investimento, inizia l'espansione con l'acquisizione di altre aziende già operanti nel settore. Per due anni e mezzo, dal giugno 2000 fino al gennaio 2003, l'azienda si è quotata alla Borsa di Milano.
Al 2008 l'assetto societario risultava così diviso: 50,2% Fondi Candover, 10,7% Fondi Permira, 39,1% ripartito tra Norberto Ferretti e il management del gruppo.
Nell'ottobre 2008 nei cantieri del gruppo Ferretti è stato varato uno yacht di 23 metri in grado di navigare sia con motori elettrici che con motori a scoppio, con due ore senza emissioni.[1]
Il gruppo è proprietario dei marchi Ferretti Yachts, Riva, Bertram, Pershing, Itama, Mochi Craft, CRN e Custom Line. Fino al 2010 era anche proprietaria del marchio Apreamare che è stato poi riacquisito dai proprietari originari[2].

Sito Ufficiale Ferretti Group: http://www.ferrettigroup.com/
Ferretti Group Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Ferretti
Sito Web: http://www.veraclasse.it/articoli/motori/yacht/il-pershing-92-per-la-prima-volta-in-acqua-a-fano/5210/

Portolano

Carta portolanica di Diego Homem, XVI secolo, Europa e Africa settentrionale

Portolano

Un Portolano (il cui nome deriva dalla parola latina portus, porto) è un manuale per la navigazione costiera e portuale.
I portolani di più antica datazione, risalenti al Medioevo, discendevano direttamente dai peripli di origine greca e latina: in epoca classica, in assenza di vere e proprie carte nautiche, la navigazione veniva effettuata servendosi di libri che descrivevano la costa, non necessariamente destinati alla nautica, ma più spesso consistenti in resoconti di precedenti viaggi, o celebrazioni delle gesta di condottieri o regnanti. A differenza delle carte nautiche, di cui non si hanno tracce in epoca greca e romana e di cui i primi esemplari risalgono al XIII secolo, i peripli e, successivamente, i portolani si avvalgono di una tradizione ininterrotta e sostanzialmente immutata che deriva da secoli di utilizzo ed esperienza.
Nel portolano troviamo non soltanto i riferimenti per il cabotaggio costiero, ma anche l'indicazione di rotte in mare aperto, come dalla Liguria alla Corsica, dalla Sicilia a Creta, da Rodi a Cipro. Queste rotte in mare aperto durante il Medioevo erano chiamate con parola latina transfretus (quarta declinazione), come si legge ad esempio nel Liber Rivieriarum della fine del XIII secolo: nei testi italiani si usano formule come a golfo lanciato o soprattutto peleggio (più raramente: pileggio), vocabolo adoperato anche da Dante Alighieri proprio col significato di "audace traversata”: "Non è pileggio da picciol barca // quel che fendendo va l'ardita prora // né da nocchier che a se stesso parca.” (Dante, Divina Commedia, Paradiso, canto XXIII, vv. 67-69).
Nella maggioranza dei casi il testo portolanico precisa per ciascun peleggio sia la distanza da percorrere, sia la direzione rispetto ai punti cardinali.
Nel lessico del portolano medievale italiano il navigare per cabotaggio costiero è detto per starea, ricalcando un'espressione del greco medievale (sterea ghe = la terraferma).

L'esemplare più antico di portolano per il Mar Mediterraneo è il Compasso da navegare, realizzato da un anonimo italiano, scritto in vernacolo. Il medievalista Bacchisio Motzo lo fa risalire alla metà del 1200 sulla base di confronti filologici con altre versioni dello stesso testo. Il termine compasso probabilmente risale al verbo latino compassare, ovvero misurare a passi, mentre non è escluso nemmeno il collegamento al compasso vero e proprio, quale strumento per misurare le distanze.
Tra gli altri importanti portolani realizzati tra il XIII ed il XV secolo può essere ricordato l'esemplare più antico per la navigazione d'altura nell'Oceano Atlantico, realizzato per rotte dalla Scandinavia alle grandi isole del nord dell'Oceano, risalente alla metà del XIII secolo e appartenente al Codice Valedemar; ed il primo portolano francese riguardante il Mar Mediterraneo, chiamato Le grant routier, e redatto nel 1485 ma poi riprodotto, a più riprese, fino al 1643.
I testi risalenti alle epoche suddette non erano accompagnati da carte nautiche, salvo alcuni disegni dei profili di costa, stampati o inseriti in un secondo momento tra le pagine.

Le altre carte nautiche del Trecento, Quattrocento e del Cinquecento, in prevalenza manoscritte su pergamene dette portolaniche, a volte non rilegate, a volte riunite in atlanti, erano corredate di ampie legende descrittive di particolarità della costa, e di istruzioni per il navigante. Queste carte erano disegnate senza tener conto della curvatura terrestre e su di esse erano riportate le linee lossodromiche: ciò le rendeva inadatte per essere usate come guida nell'attraversare un oceano. Esse erano invece utili durante la navigazione in piccoli mari, come il Mediterraneo e il mar Rosso.

Continua su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Portolano

Cartografia Nautica

Carta Nautica del 1533

La cartografia nautica è l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate alla rappresentazione simbolica ma veritiera di informazioni geografiche legate alla navigazione, su supporti piani (carte nautiche) o sferici (globi).

L'assenza di cartografia prima del 1200

L'assenza di documenti nautici dei secoli prima del 1200 ha creato molte perplessità agli studiosi sul fatto che i popoli conquistatori come i Fenici, i Greci e i Romani, possano non aver avvertito l'esigenza di una cartografia nautica.
Una tesi sviluppatasi negli ultimi anni prende in considerazione sia le perdite dovute ad alcuni naufragi e al materiale scrittorio deperibile, sia l'ipotesi che i navigatori di quell'epoca costruissero carte nautiche nel corso della navigazione, ma non le ritenessero meritevoli di essere conservate.

La Carta Pisana

L'Italia, per la sua posizione centrale all'interno del bacino del Mediterraneo, è stata terra d'origine di questa disciplina, attestata a partire dal tardo Medioevo. La più antica carta nautica giunta ai giorni nostri è la Carta Pisana, anonima e non datata, ma attribuita alla metà del XIII secolo da Raimondo Bacchisio Motzo, che stabilì anche l'interdipendenza tra questa carta ed il precedente Compasso da navegare. La carta fu così chiamata perché originariamente rinvenuta a Pisa, e poi confluita nella Bibliothèque nationale de France di Parigi.
Disegnata con grande precisione, la carta, disorientata verso est, rappresenta il Mar Mediterraneo e vi è compreso il Mar Nero. Il Mediterraneo invece risulta fitto di toponimi perpendicolari alla costa, alcuni in nero ed altri, probabilmente i più importanti per l'epoca, in rosso.
La costa sull'Oceano Atlantico oltre Gibilterra risulta schematica e il sud dell'Inghilterra appena riconoscibile. Nel collo della pergamena è disegnata una scala delle distanze. Il disegno contiene inoltre un fitto reticolo di "rombi" che si intersecano a partire da punti d'intersezione regolarmente distribuiti, formanti due circonferenze tangenti, l'una nel bacino occidentale e l'altra in quello orientale.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cartografia_nautica
da Wikimedia Commons: http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Nautical_charts?uselang=it

giovedì 25 agosto 2011

Guillermina Victoria * Disegni *

Guillermina Victoria * Disegni *
Raices gemelas, Facundo ( twin radici, Facundo )
Isidoro Espacio de Arte

Sito Ufficiale Artista: http://www.artedelmundo.com.ar/intro_esp_ingles/principal/dibujo/victoria/menu.htm


Guillermina Victoria * Disegni *
Il Sogno delle Nereidi

Sito Ufficiale Artista: http://www.artedelmundo.com.ar/intro_esp_ingles/principal/dibujo/victoria/menu.htm

Guillermina Victoria * Disegni *
Senza Titolo

Sito Ufficiale Artista: http://www.artedelmundo.com.ar/intro_esp_ingles/principal/dibujo/victoria/menu.htm

Giuseppe Malfattore * Arte Surreale *

Giuseppe Malfattore * Arte Surreale *
Senza Titolo

Sito Ufficiale Artista: http://www.giuseppemalfattore.it/index1.html

Giuseppe Malfattore * Arte Surreale *
Giustizia.

Sito Ufficiale Artista: http://www.giuseppemalfattore.it/index1.html

Giuseppe Malfattore * Arte Surreale *
John Lennon

Sito Ufficiale Artista: http://www.giuseppemalfattore.it/index1.html

Perini Navi S.p.a. * The Falcon Maltese *

Perini Navi S.p.a * The Falcon Maltese *

Sito Ufficiale Perini Navi: http://www.perininavi.it/

Sito Ufficiale The Falcon Maltese: http://www.symaltesefalcon.com/

Perini Navi Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Perini_Navi

Perini Navi S.p.a * The Falcon Maltese *

Sito Ufficiale Perini Navi: http://www.perininavi.it/

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Perini Navi Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Perini_Navi

Perini Navi S.p.a * The Falcon Maltese *

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Perini Navi S.p.a * The Falcon Maltese *

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Perini Navi Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Perini_Navi

Perini Navi S.p.a * The Falcon Maltese *

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National Geographic * Top-Rated Your Shot Photos (August 2011) *

Photo and caption by Deborah Hassler

I took this picture on a recent trip to Crater Lake National Park in Oregon. Phantom Ship is known as 'the other island' in Crater Lake. It looks like a small pirate ship, but is actually as tall as a 16-story building. It was just the right time of day to get this beautiful reflection.

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Photo and caption by Hotaik Sung

The sky was overcast and gray in the Yosemite High Country; I had retreated to my tent, disappointed. Just moments before sunset, however, the sun dipped below the cloud cover and the forest and granite domes were suddenly lit with unworldly oranges and reds. I ran out to the granite knife-edge, hurriedly set up my tripod, and shot this photograph. The color lasted just three minutes, never to reappear.

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Photo and caption by Tianne Strombeck

Barn owls are a favorite owl, but front shots aren't their most flattering angle. So I try to find attractive and interesting ways to photograph them. This was my favorite. He looks like he's practicing for a wind tunnel, and the pose reminded me of an old-style hood ornament. I loved the patterning and rhythm of the back feathers.

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Photo and caption by Karim Iliya

I found this gecko running around the house. It must have been born recently because it was only half as long as my pinky. I set up a flash through an umbrella and reflector to bring out the details.

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Photo and caption by Carrie Wawrzyk

Taken in June 2011 from the upper deck of a boat off the coast of South Africa while great white shark cage diving.

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Photo and caption by Ron Wooten

This tomato hornworm, along with a dozen of his close friends, chose to make camp in my Better Boys. Fortunately, they all pupated, leaving the bushes a little worse for the wear, but still productive. The chickens would have had a heyday with these guys, but they were all gone by the time I got back from an offshore trip!

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Photo and caption by Mahfuzul Hasan Bhuiyan

A baby-shrimp collector is repairing his net to ensure safe catch during tide time. From March to September every year, a mass of people in Cox's Bazar, Bangladesh, engage in this job.

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Photo and caption by Sascha Goebel

I took this picture during sunset in the Namib Naukluft Park-Sossusvlei area in Namibia. I gave the name, as there is no modification on the picture, just out of the cam. I played just with exposure and time.

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Photo and caption by Pierre Cornet

I took this shot in Ubud Monkey Forest. This shy young macaque was spying on me from behind this orange cloth tied around a statue.

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Photo and caption by Angga Putra

Morelia Viridis, also called green tree python or Chondro python, one of the exotic snakes in the world. They can be found in New Guinea/Indonesia and Iron Range, northern Australia.

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Photo and caption by Chantelle Blanchard

A free diver makes his way back to the surface, after free diving under the ice, in Quebec, Canada.

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Photo and caption by Yavor Michev

Agricultural aircraft AN-2 performs chemical spraying of a farmland in Rousse region, Bulgaria, at the Danube River. This photo was captured with a tandem Motodelta at about 1,640 feet altitude in May 2011. I shot a series of about 150 photos during the aircraft's spraying schedule in a five-to-seven minute timeframe. Despite the Motodelta pilot's excellent training, it was a bit risky and dangerous job. Antonov AN-2 is a famous 1946 model aircraft designed for transportation services.

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Photo and caption by Michael Valos

A manta ray feeding in Hanifaru Bay, Maldives, in September 2010. There were up to 100 rays feeding at one time in this area.

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Photo and caption by Shehla Khan

An early morning didgeridoo performance at the Grand Canyon.

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I Venti: Sollevamento orografico - Venti discendenti e Venti di foehn

Questa nube ad onda si formò sull'Île Amsterdam nell'Oceano indiano del sud a causa del sollevamento orografico di una massa d'aria causato dall'isola. Le bande alternate di nubi a sottovento sono dovute all'aria che alternativamente si solleva (condensandosi) e si riabbassa (evaporando) secondo un andamendo grossomodo sinusoidale.


Il sollevamento orografico avviene quando una massa d'aria viene forzata a spostarsi da una minore elevazione ad una maggiore a causa della conformazione del terreno. Mentre la massa d'aria guadagna quota, si espande e si raffredda secondo il gradiente adiabatico secco. Visto che una massa d'aria fredda può contenere una quantità d'acqua minore di una massa d'aria più calda, la sua umidità relativa aumenta. Quando l'umidità relativa dell'aria raggiunge il 100% si ha la formazione di nubi e, nelle giuste condizioni, il formarsi di precipitazioni.


Venti discendenti e vento di foehn

I venti discendenti, altrimenti detti venti catabatici, colpiscono il lato a sottovento della catena montuosa che ha dato origine al sollevamento orografico. Durante il sollevamento, l'aria si raffredda secondo il gradiente adiabatico secco. Giunta al punto di rugiada, l'umidità si condensa e forma le nubi che danno origine al muro di Föhn. Il sollevamento a questo punto procede secondo il gradiente adiabatico saturo, che è inferiore (l'aria, cioè, si raffredda più lentamente).
Prima di giungere alla sommità e scavalcare quindi la catena montuosa, l'aria si libera di molta della sua umidità grazie alle precipitazioni, quindi le nubi sul lato a sottovento si dissolveranno ad una quota superiore che sul lato a sopravvento. L'aria, a questo punto limpida, si riscalderà nuovamente secondo il gradiente adiabatico secco, vale a dire si riscalderà in maniera maggiore di quando si sia raffreddata salendo.
Il vento caldo di Föhn che si forma in queste condizioni, noto localmente anche come Chinook, Bergwind o Diablo wind, può creare aumenti di temperatura anche di 30 °C. Alcuni venti come lo Scirocco, la Bora ed i Venti di Santa Ana sono esempi di venti discendenti con limitato effetto a causa della limitata umidità di partenza, e traggono energia soprattutto dalla compressione.


da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sollevamento_orografico
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I Venti: Favonio e Groppo

Rappresentazione schematica della formazione del favonio

Il favonio (detto anche Föhn in tedesco [ˈføːn]) è un vento di caduta caldo e secco che si presenta quando una corrente d'aria, nel superare una catena montuosa, perde parte della propria umidità in precipitazioni (pioggia, neve o altro). Quando la corrente sale verso l'alto, infatti, l'aria si espande, si raffredda, dopodiché possono verificarsi due possibilità: se l'umidità in essa contenuta non viene persa (rimanendo sotto forma di semplice nuvola), l'aria, nel ricadere sul versante opposto si comprime e si riscalda tornando alle condizioni di partenza; ma se la condensazione del vapore acqueo sfocia in precipitazioni, non si ritorna alle condizioni dalle quali si è partiti e l'aria arriva a valle con una temperatura più alta di quella di partenza. A causa del calore latente emesso dalla condensazione dell'acqua, infatti, l'aria si raffredda piuttosto lentamente lungo la salita (secondo il gradiente adiabatico saturo, cioè di 6,5 °C ogni 1000 metri). L'aria poi supera la cresta, scende verso il basso sul versante opposto sottovento e si scalda per effetto della compressione adiabatica (secondo il gradiente adiabatico secco, questa volta di circa 10 °C ogni 1000 m), diventando calda e secca e causando giornate soleggiate. Per l'esattezza il riscaldamento in gradi rispetto alla temperatura di partenza, è dato dalla differenza di quota (in migliaia di metri) dalla base delle nubi nel lato sopravento alla cresta, moltiplicato per 5, quindi se l'aria parte dalla pianura a 5 °C, salendo a 1000 m si condensa (a −5 °C) a 3000 m supera la cresta (a −15 °C) e raggiunge la pianura al livello del mare dall'altro lato a 15 °C (2000 m per 5 gradi + 5 °C di partenza). Inoltre a causa della rapidità con cui il vento raggiunge la pianura, spesso si verifica anche un aumento di pressione che aumenta ulteriormente la temperatura.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Favonio

Favonio sopra Ginevra (Svizzera)


Il favonio può causare un aumento delle temperature anche di 30 °C in poche ore. Per questo motivo è detto anche "mangianeve", perché fa fondere rapidamente la neve a causa dell'effetto congiunto dell'innalzamento termico e della bassa umidità.
Il nome favonio si riferisce in realtà solamente al vento caldo e secco discendente. Dal versante sopravento si ha lo Stau, un vento umido ascendente che porta pioggia, neve e nubi.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Favonio


Groppo

In meteorologia, con il termine groppo dei venti o, semplicemente, groppo si indica un incremento violento e veloce della velocità media del vento che è associato di solito a tempo perturbato come rovesci di pioggia, temporali o bufere di neve. Un groppo può durare parecchi minuti e comprendere molte raffiche, brevi incrementi della forza del vento della durata di pochi secondi.
I groppi si formano in genere con un colpo di vento improvviso lungo le superfici di discontinuità che si creano tra masse d’aria differenti per provenienza e temperatura e procedono secondo una linea, estesa anche per centinaia di chilometri, detta linea dei groppi (o linea dei temporali ciclonici).
Generalmente i groppi sono seguiti da forti precipitazioni; esistono tuttavia i cosiddetti groppi bianchi che si verificano in condizione di tempo stabile e vengono spesso preceduti da piccole nuvole bianche che salgono velocemente.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Groppo

I Venti: Harmattan e Khamsin


Harmattan sull'isola di Bõa Vista, Capo Verde


L'Harmattan è un vento secco e polveroso che soffia a nordest e ovest, dal Sahara al Golfo di Guinea, tra novembre e marzo (invernale). È considerato un disastro naturale.
Passando sul deserto, raccoglie fini particelle di polvere (tra gli 0,5 e i 10 micrometri). Quando soffia forte, può spingere polvere e sabbia addirittura fino al Sud America. In alcuni paesi dell'Africa Occidentale, il grande quantitativo di polveri nell'aria può limitare severamente la visibilità e oscurare il sole per diversi giorni, risultando paragonabile alla nebbia fitta. L'effetto delle polveri e delle sabbie rimescolate da questi venti è noto come Harmattan haze, e costa ogni anno milioni alle linee aeree in voli annullati e dirottati. Nel Niger, la gente attribuisce all'Harmattan la capacità di rendere uomini e animali sempre più irritabili, ma oltre a questa brutta reputazione, l'Harmattan può talvolta risultare fresco, portando sollievo dal calore opprimente. A motivo di ciò, l'Harmattan si è guadagnato anche il soprannome di Il Dottore.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Harmattan


Khamsin

Il khamsin è uno dei venti caratteristici del deserto del Sahara.
Soffia da sud-sudest portando caldo e sabbia in tutta la zona orientale del Nordafrica e sulla penisola araba; pur non essendo un vento ciclico (stagionale come ad esempio i monsoni), compare per lunghi periodi di tempo tra il tardo inverno e l'inizio estate (tra aprile e giugno la frequenza più alta).
Il nome khamsin deriva dall'arabo خمسين (khamsīn o, all'inglese, khamseen) e significa 50 (cinquanta), che è il numero di giorni consecutivi in cui il vento, secondo la tradizione, spirerebbe con una certa costanza.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Khamsin

I Venti: Aliseo e Quaranta Ruggenti

Gli alisei sono venti, regolari in direzione e costanti in intensità, appartenenti alla Cella di Hadley cioè alla cella di circolazione atmosferica posta nella fascia intertropicale e che è una delle 3 macrocelle di circolazione di cui si compone la circolazione atmosferica. Fanno parte della famiglia di venti "sinottici" (venti legati alla situazione meteo di vaste aree geografiche).
Spirano nell'emisfero boreale da Nord-est verso sud-ovest e nell'emisfero australe da sud-est verso nord-ovest. Sono causati dal gradiente barico orizzontale, cioè dalla differenza di pressione atmosferica, tra le fasce tropicali, dove è più alta, e la zona equatoriale, dove è più bassa, e vengono deviati verso ovest dalla forza di Coriolis, ovvero per effetto della rotazione terrestre e della scarsa viscosità atmosferica. Tra ogni gruppo di alisei sono presenti delle "super celle" che soffiano velocissime.
Gli alisei sono stati importantissimi nella navigazione oceanica a vela, come prova il fatto che le circumnavigazioni del Globo venivano normalmente effettuate andando verso ovest. Conosciuti da lungo tempo, furono sfruttati anche da Cristoforo Colombo per i suoi viaggi verso le Indie, che portarono alla scoperta dell'America.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Aliseo

Cartina geofrafica raffigurante l'area dei quaranta ruggenti e dei cinquanta urlanti

I Cinquanta urlanti (in inglese Furious Fifties) sono quei forti venti provenienti da ovest che s'incontrano sul 50º parallelo dell'emisfero meridionale. Tali venti hanno la stessa origine dei venti da ovest dell'emisfero settentrionale, ma la loro intensità è superiore di circa il 40 per cento: ciò è dovuto alla serie di intense depressioni che interessano queste zone, dovute all'incontro tra l'aria fredda dell'Antartide e l'aria calda proveniente dal centro degli oceani.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cinquanta_urlanti


L'espressione Quaranta ruggenti (in inglese: Roaring Forties) è stata coniata dagli inglesi all'epoca dei grandi velieri che passavano per Capo Horn. Poiché la forza del vento aumenta procedendo verso sud, oltre il 50º parallelo gli stessi inglesi parlavano di Furious Fifties (che in italiano viene tradotto con Cinquanta urlanti).
I Quaranta ruggenti e i Cinquanta urlanti sono quei forti venti provenienti da ovest che s'incontrano tra il 40º e il 50º parallelo dell'emisfero meridionale. Tali venti hanno la stessa origine dei venti da ovest dell'emisfero settentrionale, ma la loro intensità è superiore di circa il 40 per cento: ciò è dovuto alla serie di intense depressioni che interessano queste zone dovute all'incontro tra l'aria fredda dell'Antartide e l'aria calda proveniente dal centro degli oceani.

da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Quaranta_ruggenti